I bambini di Mestriago, Monclassico e Pellizzano incontrano l´astronomia

“L'astronomia è quasi certamente la più antica delle scienze e ha contribuito più di ogni altra all'evoluzione del pensiero. Nata dalle necessità della vita quotidiana (misura del tempo, agricoltura, navigazione, ecc.) e dall'interesse dell'uomo per i grandi fenomeni della natura, è rimasta strettamente associata alla stessa vita umana in un connubio indissolubile.”

Ma quando nella vita di una persona si parla di astronomia? Quando in maniera efficace si può e si deve introdurre l’argomento?

Per rispondere a queste ed altre domande, Astronomia Valli del Noce in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento (Servizio per lo sviluppo e l’innovazione del sistema scolastico e formativo, Ufficio di coordinamento pedagogico generale) ha organizzato un percorso denominato “Polvere di Stelle” per avvicinare all’astronomia i bambini della Scuola dell’Infanzia.

È questa la fase della vita in cui si matura una prima idea di scienza ed è quindi di fondamentale importanza che i bambini non la vedano come una cosa “difficile” o “riservata solo ai grandi”, opinione comune a molti adulti. Anzi, l’astronomia si presta molto bene ad essere “giocata”, in quanto non è necessaria una solida cultura di base, per comprendere i fondamenti di tale disciplina.

I bambini sono stati coinvolti da entusiasmanti immagini ed animazioni, attività e giochi, ed hanno imparato ad apprezzare la bellezza delle meraviglie dell’Universo.

Per giungere a questo risultato, gran parte dell’attività è stata rivolta alle insegnanti che, con la loro partecipazione al Laboratorio “Polvere di stelle”, hanno approfondito le conoscenze della disciplina scientifica, in modo da poter rispondere con chiarezza alle tante curiosità e agli interrogativi dei bambini. Inoltre sono state fornite le metodologie didattiche adottate per la realizzazione delle attività di laboratorio proposte, allo scopo di fissare in modo indelebile nella memoria dei bambini i concetti sviluppati.

Nella fase finale del progetto sono stati coinvolti anche i genitori dei bambini, rendendoli partecipi del percorso formativo - culturale intrapreso nella scuola dell’infanzia, al fine di sviluppare anche in loro una consapevolezza del cielo, in modo da saper accogliere ed incrementare l’entusiasmo dei loro figli verso gli oggetti celesti.

Nel dettaglio, le insegnanti hanno intrapreso un percorso di 15 ore suddiviso in 5 incontri dove hanno affrontato vari temi astronomici:

  • La Terra, il Sole, la Luna
  • Il Sistema Solare
  • Le stelle e gli oggetti celesti
  • Le costellazioni
  • Le missioni spaziali

In una prima fase sono stati trattati gli argomenti teorici di base, corredati da utili esempi ed efficaci metodologie, per affrontare i vari argomenti astronomici.  Qui le insegnanti hanno posto quesiti inerenti sia agli aspetti puramente nozionistici (“Come sono fatte le stelle?”, “Che cos’è un pianeta?”, “Perché a volte si vede la Luna anche di giorno?”) sia a quelli didattici (“Come posso spiegare ai bambini quanto è caldo il Sole?”, “Come posso spiegare ai bambini cosa sono le costellazioni?”). L e insegnanti si sono soffermate su quali fossero le risposte più semplici da dare alle domande dei bambini, (es. “Quanto veloce gira la Luna attorno alla Terra?”).

Nella seconda fase sono state fatte alcune esperienze didattiche, fruibili a scuola dalle insegnanti. Inizialmente è stato illustrato il fine dell’esperimento, cioè è stata data la motivazione del perché si è voluto affrontare lo specifico argomento con i bambini. In seguito sono stati realizzati materialmente i manufatti consentendo alle insegnanti di mettere a frutto la loro esperienza, abilità e creatività.

I due incontri coi bambini si sono tenuti presso la Scuola dell’Infanzia Provinciale Mestriago Val di Sole, dove sono intervenuti i bambini “grandi” delle Scuole dell’Infanzia di Mestriago, Monclassico e Pellizzano.

Prima di iniziare l’attività vera e propria con i bambini ci siamo presentati come “Mario e Christian, gli amici dello spazio in modo da abbattere quelle naturali barriere di timidezza/timore nei confronti di due estranei. Al fine di “rompere il ghiaccio”, all’inizio di ciascuno dei due incontri, si è ballato insieme sulle note di una canzoncina a tema.

Tutto il percorso era basato sul viaggio e, come ogni viaggio che si rispetti, necessitava di una partenza. In questo caso, questa è stata introdotta simulando di essere su un’astronave, è iniziata l’avventura alla scoperta dello Spazio. I bambini hanno avuto in tutte le esperienze un ruolo attivo e partecipe, cioè non sono mai stati relegati ad essere spettatori passivi.

I singoli argomenti non sono mai stati trattati da un punto di vista teorico, ma sono sempre stati introdotti tramite dei giochi, durante i quali si sono voluti spiegare dei fenomeni naturali, utilizzando un linguaggio molto semplice, pur mantenendo inalterato il rigore scientifico.

Successivamente l’attenzione si è spostata dai fenomeni direttamente osservabili dalla Terra, alla rappresentazione del Sistema Solare. Ogni bambino rappresentava un pianeta e occupava la sua specifica orbita, con l’aggiunta del Sole, della Luna, in modo che tutti i bambini coinvolti avessero una parte all’interno di questa rappresentazione.

Nel secondo incontro si sono abbandonati i “limiti” del Sistema Solare e ci si è immersi nel regno delle stelle. I bambini fino ad allora avevano la classica idea di “stella”: gialla e con 5 punte. Invece le stelle appaiono all’occhio umano come dei puntini luminosi. Esse hanno, inoltre, diverse dimensioni e colori, analogamente a come sulla Terra i bambini non sono tutti uguali.

La parte principale e, per certi versi più affascinante, è stata quella che riguardava la disposizione apparente delle stelle e che noi, genericamente, chiamiamo costellazione. Le costellazioni suscitano interesse e curiosità non solo negli adulti, ma anche nei bambini, in quanto sono le portatrici delle “antiche fiabe”.

Osservare il cielo è qualcosa che ha sempre affascinato l’uomo. Poeti e scrittori ne hanno da sempre esaltato le caratteristiche. Tuttavia in quest’epoca frenetica troppo spesso non ci si accorge dello spettacolo che ogni notte fa capolino davanti ai nostri occhi.

Lo studio del cielo ha assunto, nell’arco dei secoli, dei connotati che hanno fatto sì che questo fosse ad esclusivo appannaggio di pochi “esperti”. L’osservare il cielo, il rimanere estasiati di fronte a quelle miriadi di stelle, l’atto di osservare un pianeta, non è qualcosa per pochi: è qualcosa che tutti possono fare. Il cielo è un immenso laboratorio naturale a cui tutti noi possiamo attingere. È in quest’ottica di scoperta, di stupore, che i bambini si sono avvicinati a questa serata astronomica.

La serata di Mestriago si è tenuta nel parcheggio adiacente la Scuola. Inizialmente l’incontro si è svolto all’interno dell’edificio scolastico, dove la coordinatrice ha presentato  l’intero percorso intrapreso sia dalle insegnanti che dai bambini. Usciti all’esterno sono stati proiettati un video ed una presentazione che mostravano i bambini e le maestre durante l’attività, al fine di far comprendere meglio ai genitori le metodologie adottate e la strutturazione del percorso.

Con l’aiuto di potenti laser, sono state illustrate le principali costellazioni osservabili e successivamente sono stati fatti osservare al telescopio alcuni oggetti del cielo, in particolare Saturno, Marte e la nebulosa di Orione.

Cieli sereni a tutti!

 

NOS Magazine numero 2 del 2010

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