Sotto il Cielo dell'Ozol

Anche l’estate 2009 non poteva non regalare emozioni dal punto di vista astronomico. In questa bella estate a illuminare le nostre serate ci ha pensato il pianeta Giove, l’oggetto più luminoso visibile nelle prime fasi della notte. Gli appuntamenti pubblici sono stati certamente inferiori come numero rispetto all’anno passato, ma in ogni caso hanno riscosso un grande successo in termini di pubblico.

Mercoledì 19 agosto si è tenuta una serata astronomico a Revò in località Casetta organizzata dalla Pro Loco di Revò in collaborazione con Astronomia Valli del Noce. L’evento dal  titolo “Sotto il Cielo dell’Ozol” è iniziato verso le nove di sera e si è concluso dopo mezzanotte.

La serata è stata condotta dai responsabili di astronomiavallidelnoce.it Christian Stringari e Mario Sandri e hanno partecipato un centinaio di persone incuriosite dai fenomeni del cielo. A disposizione c’era un potente telescopio dal diametro di 300 mm col quale si sono osservati i più belli oggetti del profondo cielo.

Protagonista della serata è stato certamente Giove che è sorto dal Roen verso le nove di sera e ci ha accompagnato per tutta la notte. Giove al telescopio è risultato veramente splendido perennemente coperto da nubi di cristalli di ammoniaca e idrosolfuro di ammonio. I sistemi nuvolosi sono organizzati in fasce orizzontali, visibili al telescopio, caratteristiche per le diverse latitudini. Si suddividono in zone, di tonalità più chiara, e bande, che appaiono più scure, la cui interazione dà luogo a violente tempeste e turbolenze, i cui venti raggiungono velocità superiori ai 360-400 km/h.

Ma la bellezza del pianeta deriva dal fatto che facilmente si possono scorgere i suoi principali quattro satelliti naturali. Scoperti da Galileo Galilei esattamente 400 anni fa sono detti Medicei (nome col quale Galileo stesso li aveva chiamati in onore della famiglia De Medici) o Galileiani (in onore dello scopritore), essi sono in ordine di vicinanza dal pianeta Io, Europa, Ganimede e Callisto. Nell’arco della serata si è potuto osservare come la loro posizione sia cambiata rispetto al pianeta stesso.

Tra gli oggetti del profondo cielo ne ricordiamo uno per categoria. La Galassia di Andromeda (nota talvolta anche col vecchio nome Grande Nebulosa di Andromeda o con la sigla di catalogo M 31), è una galassia spirale gigante facente parte del Gruppo Locale, assieme alla nostra, la Via Lattea. Si trova a circa 2,5 milioni di anni luce da noi (circa 25 seguito da 18 zeri in km!!!) in direzione di Andromeda, da cui prende il nome. Si tratta della galassia spirale di grandi dimensioni più vicina alla nostra Galassia. È stato osservato anche ad occhio nudo e si tratta dell'oggetto più lontano visibile da occhi umani senza l'ausilio di strumenti di osservazione. Sembra che la Galassia di Andromeda contenga circa mille miliardi di stelle.

L'Ammasso Globulare di Ercole (conosciuto anche come M 13 dalla sua posizione nel Catalogo di Messier) è un ammasso globulare visibile nella costellazione di Ercole. Si tratta dell'ammasso globulare più luminoso dell'emisfero boreale ed è visibile anche ad occhio nudo. È stato possibile notare facilmente diverse decine di componenti anche se in realtà M13 contiene diverse centinaia di migliaia di stelle.

La Nebulosa Anello (nota anche come M 57) è una nebulosa planetaria visibile nella costellazione della Lira. Essa dista circa 2000 anni luce dalla Terra e ha un diametro di circa due anni luce. È una delle nebulose più famose. Col telescopio si sono potute osservare alcune zone oscure ad est e ad ovest dell'anello, più alcune aree debolmente nebulose all'interno del disco.

Talvolta, due ammassi aperti formatisi nello stesso periodo possono formare ammassi doppi dove l'esempio più noto nella nostra Via Lattea è quello dell'Ammasso Doppio di Perseo, formato da acca Persei e da chi Persei. Questi sono facilmente visibili ad occhio nudo e manifestano tutta la loro bellezza con una osservazione al binocolo.

Durante la serata non si sono solo osservati oggetti del profondo cielo, ma soprattutto si sono imparate le varie costellazioni che dominano nel cielo estivo. Si è osservato come è possibile ricavare la posizione del nord attraverso le stelle. Si sono ascoltate molte informazioni affascinanti riguardo ai misteri del cielo. Una serata anche propizia dal punto di vista meteorologico in quanto le nubi hanno limitato la loro presenza.

La cosa migliore è stato l’apprezzamento del pubblico entusiasta di poter osservare il cielo attraverso un telescopio. Allora non mi resta che sperare di vedervi alla prossima serata!

Cieli sereni a tutti!

 

NOS Magazine numero 9 del 2009

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