In questo mese Giove e Venere sono spettacolari. Giove è ben visibile per tutta la notte alto nel cielo. Il primo del mese il gigante gassoso sarà nel punto più vicino alla Terra e il 3 novembre sarà esattamente all’opposizione. Venere al mattino ancora per questo mese sarà angolarmente piuttosto distante dal Sole e perciò ben visibile, e sarà ancora la guida luminosa per le persone mattiniere. Sorgerà verso le 3 del mattino. Con la sua magnitudine di -4.2 sarà l’astro più luminoso del cielo notturno dopo il nostro satellite. Per chi ha nostalgia di anelli, Saturno è visibile nella prima parte della notte verso sud-ovest, tramontando alla mezzanotte e anticipando gradualmente il tramonto allo scorrere dei giorni.
La Luna, gelosa della bellezza e luminosità di Venere, occulterà il pianeta il 9 del mese. Sarà una bella occasione per vedere i due corpi celesti in avvicinamento ognuno con le proprie fasi: la Luna una falce sottile in diminuzione e Venere appena superato il quarto crescente. L’occultazione purtroppo sarà visibile di giorno. Per chi potrà seguirla, sarà bello vedere i due astri avvicinarsi minuto dopo minuto. L’ideale è osservarli con il telescopio, ma anche a occhio nudo sarà una buona prova per cercare di osservare Venere e la Luna di giorno. Un binocolo aiuta parecchio, ma come con il telescopio occorre fare molta attenzione a non puntare il Sole. Sconsigliamo l’utilizzo di strumenti ottici con il Sole sopra l’orizzonte alle persone poco esperte di osservazione del cielo, perché anche solo un riflesso della luce solare potrebbe danneggiare i nostri occhi. Suggeriamo di posizionarsi con la Luna e Venere visibili all’ombra di un palazzo, in modo da non essere direttamente illuminati dal Sole e quindi più comodi all’osservazione. L’occultazione vera e propria inizierà alle 11:10 del mattino e terminerà alle 12:20. I tempi saranno leggermente diversi a seconda della posizione geografica di osservazione..
Il 20 del mese la Luna e Saturno saranno vicini in cielo, distanti poco più di due gradi. Da seguire dall’imbrunire del cielo fino al tramonto dei due astri, il 25 sarà il turno di Giove. Potete osservarli la sera del 24, del 25 e del 26 per apprezzare il moto relativo di avvicinamento prima e di allontanamento dopo. Inoltre, il nostro satellite non mancherà di incontrare prospetticamente l’ammasso aperto delle Pleiadi, M45. L’incontro accadrà il 27 di novembre, a notte inoltrata.
Per prepararci al Natale con largo anticipo, il 10 novembre la cometa C/2023 H2 (Lemmon) passerà nel punto più vicino alla Terra a circa 0,19 unità astronomiche. La magnitudine aspettata, sebbene le comete siano piuttosto imprevedibili, è di 5,3 e quindi dovrebbe essere facilmente visibile anche con un piccolo telescopio. Sarà visibile principalmente dopo il tramonto attraversando il cielo giorno dopo giorno dal timone del grande carro fino alla costellazione del Pesce Australe.
La costellazione sicuramente più caratteristica di questo mese è ancora la costellazione di Pegaso, con il suo grande quadrilatero che a metà del mese transita a sud intorno alle nove di sera. Vicino al lato destro del quadrilatero c’è una stellina di nome 51 Pegasi: simile al nostro Sole e distante 48 anni luce da noi e con una magnitudine di 5.5, ospita il pianeta 51 Pegasi b o Bellerofonte. 51 Pegasi b fu il primo esopianeta scoperto ruotare intorno a una stella simile al Sole.
Spiccano anche le costellazioni di Andromeda, con la galassia di Andromeda, sempre meritevole e facilmente identificabile con un binocolo, la costellazione del Triangolo e dei Pesci. Ben alte in cielo sono ben identificabili le costellazioni di Perseo e Cassiopea. Sebbene sempre visibile, questo mese è l’ideale per osservare il doppio ammasso di Perseo. Per localizzarlo basta un binocolo, ma è anche visibile ad occhio nudo. Dirigete lo sguardo nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea. Il doppio ammasso, bellissimo all’oculare a basso ingrandimento di un telescopio, è una coppia di ammassi aperti simili tra loro che ne conferiscono questa conformazione di ammassi gemelli.
Con il passare dei giorni e delle ore, durante la notte si rendono sempre più visibili le costellazioni tipicamente invernali, quali il Toro, l’Auriga e Orione. Verso nord, la costellazione dell’Orsa Maggiore è bassa nel cielo nella prima parte della notte e poi si alzerà sempre più ruotando intorno alla Stella polare.
Fonte: Media INAF