Il 30 agosto 2023, 899esimo sol da quando è approdato sul Pianeta rosso, il rover Perseverance della Nasa è riuscito a riprendere la parte inferiore di un dust devil – un diavolo di polvere – marziano mentre si aggira lungo il bordo occidentale del cratere Jezero. Il video, che nella gif animata qui sotto vediamo accelerato di 20 volte, è composto da 21 fotogrammi, ripresi a distanza di quattro secondi l’uno dall’altro da una delle Navcam a bordo del rover.
Molto più deboli e generalmente più piccoli dei tornado terrestri, i diavoli di polvere sono uno dei meccanismi che spostano e ridistribuiscono la polvere sulla superficie di Marte. Gli scienziati li studiano per comprendere meglio l’atmosfera marziana e migliorare i modelli meteorologici.
Il dust devil documentato da Perseverance – che l’anno scorso aveva già anche registrato il suono di questi fenomeni – si trovava a circa quattro chilometri di distanza dal rover, in una regione denominata “Thorofare Ridge”, e dall’analisi delle immagini gli scienziati hanno ricostruito che si muoveva da est a ovest a circa 19 km/h. Ne hanno anche calcolato il diametro, circa 60 metri. E sebbene nell’inquadratura della telecamera sia visibile solo la parte inferiore del vortice, pari a 118 metri, è stato comunque possibile stimarne l’altezza totale.
«Non vediamo la cima del dust devil, ma l’ombra che proietta ci dà una buona indicazione della sua altezza», spiega infatti Mark Lemmon, scienziato planetario allo Space Science Institute di Boulder, Colorado, e membro del team scientifico di Perseverance. «Nella maggior parte dei casi si tratta di colonne verticali. Se ciò vale anche per questo dust devil, la sua ombra suggerirebbe un’altezza complessiva di circa due chilometri».
I diavoli di polvere – fenomeno che si osserva anche sulla Terra – si formano quando celle ascendenti di aria calda si mescolano con colonne discendenti di aria più fredda. In versione marziana possono arrivare a dimensioni molto maggiori rispetto a quelle terrestri. Sebbene siano più evidenti durante i mesi primaverili ed estivi (l’emisfero settentrionale di Marte, dove si trova Perseverance, è attualmente in estate), gli scienziati non possono prevedere quando appariranno in un luogo specifico. Per questo Perseverance e il suo collega Curiosity controllano regolarmente in tutte le direzioni, scattando immagini in bianco e nero per ridurre la quantità di dati da inviare verso la Terra.
Fonte: Media INAF