Grazie a un’innovativa tecnica di selezione dei dati di archivio ottenuti grazie all’Hubble Space Telescope della NASA, il numero degli Oggetti Trans-Nettuniani (TNO) si arricchisce di 14 nuovi membri. L’oggetto TNO più famoso è Plutone, declassato da pianeta.
“Questi oggetti trans-nettuniani sono di grande interesse per i planetologi poiché sono ‘i mattoni elementari’ a partire dai quali si è formato il sistema solare”, ha spiegato Cesar Fuentes, ricercatore alla Northern Arizona University e coautore dello studio.
Nel loro moto lungo l’orbita intorno al Sole, i TNO si muovono su uno sfondo di stelle ed è ciò che si osserva nelle fotografie come striature di luce. Per quest’ultimo studio, gli astronomi hanno sviluppato un software per analizzare centinaia di immagini di Hubble alla ricerca di tali striature. Una volta selezionati i candidati più promettenti, le immagini sono poi state esaminate a occhio nudo per una conferma.
La maggior parte dei TNO sono localizzati in vicinanza del piano dell’eclittica, ma il gruppo ha esteso la ricerca entro 5 gradi da tale pano per aumentare le possibilità di successo.
Sono così stati scoperti 14 oggetti, uno dei quali è in realtà un sistema binario, costituito cioè da due oggetti che ruotano l’uno intorno all’altro, così come avviene nel sistema Plutone-Caronte. Per avere un’idea di quanto flebile sia la loro luce basti pensare che la loro magnitudo è stata stimata in 25-27, un valore circa 100 milioni di volte inferiore a quello visibile a occhio nudo.
Misurando il loro moto nella volta celeste, gli astronomi sono poi riusciti a calcolare l’orbita e la distanza di ciascun oggetto. Combinando le misure di distanza e di luminosità, sono state infine stimate le loro dimensioni: i nuovi oggetti hanno diametri compresi tra 40 e 100 chilometri.