Qualche giorno fa mi è stata fatta una segnalazione da una mia collega la quale affermava che suo marito aveva avvistato in cielo un oggetto molto grande che si andava ingrandendo e che si muoveva lentamente. Probabilmente a molti è capitato di osservarlo. Il fenomeno è avvenuto verso le 21 di domenica scorsa, 18 ottobre.
Oltre alla splendida fotografia qui accanto, degli italiani Federico e Chiara Bellini, ne potete vedere altre immagini grazie a Spaceweather.com, che segnala avvistamenti immortalati in Croazia, Italia, Ungheria, Francia, Finlandia e Creta.
Il fenomeno è stato dunque reale, e poiché è stato visto contemporaneamente da luoghi così distanti si deve essere verificato a grande altezza. Naturalmente gli astrofili dotati di sistemi che registrano automaticamente e in continuazione tutto quanto avviene in cielo non si sono lasciati sfuggire l'evento. C'è una impressionante sequenza di fotogrammi ripresi ad intervalli di un minuto da due astrofili francesi, Claudine Rinner e François Kugel. Su Astrosurf.com trovate un'altra serie magnifica di immagini.
Che cos’era? Spaceweather.com indica che si è trattato di un effetto prodotto dallo scarico del carburante in eccesso di un razzo statunitense Atlas Centaur, partito poco prima (18:12 ora italiana) dalla base di Vandenberg in California, che ha collocato in orbita un satellite meteorologico militare, il DMSP F18.
Lo scarico, avvenuto nel vuoto e in assenza di peso, ha prodotto una nube finissima di forma sostanzialmente sferica che si espandeva progressivamente. L'impressione di un cerchio è dovuta al fatto che quando si osserva una tenue nube sferica, la regione che riflette maggiormente la luce solare è quella dove lo sguardo incontra il maggior numero di particelle per porzione di cielo, cioè l'insieme delle tangenti alla sfera passanti per l'osservatore. La nube non è pericolosa, dato che il carburante del Centaur è costituito da idrogeno e ossigeno, e si è diluita in uno spazio enorme sostanzialmente al di fuori dell'atmosfera terrestre.