Certamente sarà capitato a tutti di alzare gli occhi al cielo e di rimanere meravigliati alla vista di quel magnifico spettacolo che è il cielo stellato. Alcuni si saranno cimentati nel riconoscimento di qualche costellazione magari riuscendo ad individuarne qualcuna come l’Orsa Maggiore o l’Orsa Minore. Ma penso che alla fine, astrofili o no, tutti avranno sperato di osservare una stella cadente in queste notti d’estate per affidare ad essa un proprio sogno o un segreto desiderio. Però il cielo stellato è qualcosa di magico, che porta inevitabilmente le persone a porsi delle domande, a capire qualcosa di più sui suoi misteri. Si possono leggere libri, consultare riviste, ma se la nostra passione è superficiale come si potrebbe fare? Forse la cosa migliore potrebbe essere quella di assistere ad una serata astronomica. Questo è quello che devono aver pensato più di 200 persone intervenute alle serate dedicate al cielo organizzate a Mione di Rumo e a Sarnonico.
Domenica 10 agosto si è svolta la serata a Mione di Rumo all’interno della locale festa paesana. L’appuntamento astronomico inizialmente era previsto per il venerdì precedente, ma è stato spostato per le cattive condizioni atmosferiche. La cornice è risultata davvero suggestiva. Immaginate di poter tranquillamente stare alla festa e percorrendo solo cento metri ritrovarsi immersi in una zona di cielo buio e totalmente privo di inquinamento luminoso. E se poi il cielo questa volta aiuta proponendoci uno spettacolo davvero emozionante. La serata è iniziata con una spiegazione da parte dei due relatori, Christian Stringari e Mario Sandri (lo scrivente) dove con l’ausilio di un videoproiettore all’aperto è stato possibile proiettare magnifiche immagini del cielo che noi, ahimè non potremmo mai osservare coi nostri strumenti. Successivamente si è passati all’osservazione telescopica.
Per tale occasione facevano bella mostra i tre strumenti a disposizione, dal più piccolo al più grande. Il primo oggetto osservato è stato la Luna, sulla quale si sono potuti osservare i mari e soprattutto i crateri. Addirittura osservando nella zona del terminatore (la zona di Luna che fa da confine tra la parte illuminata e quella in ombra) si è vista l’ombra all’interno dei crateri dando un’immagine tridimensionale del nostro satellite. Poi si è passati all’osservazione di Giove con i suoi quattro satelliti medicei o galileiani. Nel frattempo venivano illustrate le principali costellazioni visibili. E se questo non fosse stato sufficiente ci si è immersi nell’osservazione di oggetti del profondo cielo: ammassi globulari (M13 o Grande Ammasso di Ercole), galassie (M31 o Galassia di Andromeda) e nebulose (M57 o Nebulosa Anello o Nebulosa Anulare della Lira). Un successo davvero insperato avendo contato a fine serata più di 100 persone.
Non altrettanto fortunata per il tempo, ma alquanto seguita (più di 100 partecipanti) è stata la serata organizzata a Sarnonico il 14 agosto. L’evento si collocava all’interno della locale settimana dedicata a manifestazioni ed eventi denominata “Calici di Stelle”. Il luogo adibito per l’osservazione è stato il centralissimo centro dello sport di Sarnonico. Per l’occasione l’illuminazione pubblica nelle vicinanze è stata spenta facendoci vedere come senza inquinamento luminoso il cielo sia praticamente visibile ovunque. La serata è iniziata con una spiegazione inerente le stelle cadenti in quanto ci si trovava nel periodo di attività di un famosissimo sciame meteorico: le Perseidi, comunemente conosciute come le Lacrime di San Lorenzo perché anticamente il suo massimo di attività coincideva col 10 agosto, dedicato appunto a questo santo. Come detto il tempo non è stato particolarmente clemente, ma nei momenti concessici ha permesso di osservare la Luna, Giove e i suoi satelliti principali, M13 il Grande Ammasso di Ercole e di osservare qualche costellazioni. E poi, con bibliche parole, il cielo si oscurò! Questo non ha scoraggiato minimamente i relatori Christian e Mario che hanno proseguito la serata spiegando i fenomeni del cielo, mostrando animazioni e soprattutto rispondendo alle domande dei presenti. Anche tale serata è stata un successo soprattutto per il numero di persone intervenute e per l’attenzione che hanno saputo dimostrare. Speriamo che il tempo ci aiuti nel futuro!
Mi auguro di poter scrivere ancora a lungo di queste manifestazioni che si svolgono nelle Valli del Noce perché questa sarebbe la conferma di un crescente interesse per la scienza del cielo.
Cieli sereni a tutti!
NOS Magazine numero 7 del 2008