Il giorno 21 febbraio 2008 si è verificato un interessate fenomeno astronomico dalla suggestiva bellezza che riveste da sempre un fascino particolare: si tratta dell’Eclisse di Luna. Tale evento è più familiarmente chiamato Luna Rossa in quanto il nostro satellite presenta nella sua fase di oscuramento totale un colore rossiccio. Anticamente questo fenomeno era considerato un evento funesto in quanto tale colorazione ricordava fortemente quella del sangue.
L’evento che è avvenuto poteva essere tranquillamente osservato da chiunque dato che il nostro satellite era ben visibile alto nel cielo e soprattutto il cielo era alquanto limpido. Tuttavia il fenomeno è stato osservato solo dai più temerari, da quegli irriducibili amanti del cielo che per non perdersi questa magnifica visione hanno sfidato i rigidi freddi dell’inverno e soprattutto la notte. Infatti, il culmine del fenomeno si è avuto da circa le 4 alle 5 di notte. Dunque per molti un orario alquanto proibitivo. Ma non per tutti…
All’interno del corso “Conoscere le stelle”, che si svolge ormai da una decina d’anni presso il Liceo “Russell” di Cles, è stata programmata l’osservazione di tale fenomeno celeste. L’appuntamento per l’evento è stato fissato alle due di notte a Revò. Sotto la guida dei professori Christian Stringari e Fulvio Fugatti ed un esperto esterno (il sottoscritto), si sono ritrovati una quindicina di ragazzi. Un bel gruppo di persone accumunati tutti da una stessa passione per il cielo stellato.
A disposizione un parco di telescopi e strumentazione davvero all’avanguardia. Puntati sulla luna vi erano infatti quattro telescopi, il più grande con un’apertura di 30 centimetri. Ad uno di essi era stata applicata una sorta di videocamera con la quale si proiettavano le immagini catturate dal telescopio su di un telo. Dell’evento sono state fatte anche numerose fotografie con strumenti alquanto sofisticati. Si è rilevata un’esperienza didattica dai forti contenuti professionali. L’osservazione si è poi conclusa alle cinque di notte.
La serata, iniziata con la fase di luna piena, per poi passare a quella di parzialità ed infine alla totalità è stata un successo. Insomma, un evento davvero eccezionale, un vero peccato non averlo potuto osservare soprattutto considerando che la prossima Eclisse di Luna la si vedrà solo alla fine del 2010.
Un'eclisse totale di Luna è un fenomeno che si verifica quando il disco del nostro satellite naturale si oscura del tutto perché passa attraverso la lunga ombra proiettata dalla Terra nello spazio. Affinché ciò accada ci deve essere un allineamento fra il Sole, la Terra e la Luna, situazione che corrisponde alla fase di Luna Piena. Tale allineamento è la condizione perché si verifichi un'eclisse di Luna, con l'ingresso del nostro satellite naturale nei coni di penombra e di ombra. È opportuno sottolineare il fatto che la Terra, illuminata dal Sole da un lato, proietta nello spazio, sul lato opposto, sia un cono d'ombra sia un cono di penombra. La Luna, quando si realizzano le condizioni per l'eclisse, diventa come uno schermo che intercetta questi due coni.
Se un ipotetico astronauta lunare si trovasse nelle regioni della Luna coperte dal cono d'ombra, sperimenterebbe una condizione di oscurità, ma non completa. Infatti, non vedrebbe affatto il Sole, in quanto interamente coperto dal disco della Terra. Tuttavia vedrebbe attorno al nostro pianeta un'aureola di luce provocata dal riverbero dei raggi solari da parte dell'atmosfera, il che basterebbe a garantirgli un chiarore crepuscolare.
Se le orbite percorse dalla Terra e dalla Luna fossero esattamente complanari, si verificherebbe un'eclisse di Luna al mese, cioè a ogni Luna Piena. Poiché i piani delle orbite della Terra e della Luna sono inclinati di circa cinque gradi, le eclissi di Luna si verificano quando la Luna, al plenilunio, si viene a trovare in uno dei due Nodi della sua orbita, cioè in uno dei due punti in cui l'orbita della Luna interseca quella della Terra. A causa di queste limitazioni, il numero delle eclissi di luna che si può verificare nel corso di un anno varia da nessuna a tre. In un secolo, in media, se contano 140.
Cieli sereni a tutti!
NOS Magazine numero 2 del 2008