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Gemelli diversi e rave stellari

Se volgiamo lo sguardo verso sud, questo mese saranno ancora visibili le costellazioni di Orione, del Toro e dell’Auriga. Più in basso Sirio splenderà bella come sempre.
Ma il premio della costellazione del mese è dedicato alla costellazione dei Gemelli.

Ben visibile in questo mese alta nel cielo per tutta la notte, è caratterizzata dalle due stelle più brillanti: Castore e Polluce. Esse sono molto simili in magnitudine ma di colore leggermente diverso. Polluce, di colore bianco-arancio, è una gigante arancione, mentre Castore, a 51 anni luce da noi, è in realtà un sistema multiplo costituito da sei componenti disposte in tre coppie, chiamate Castore A, B e C. Insomma, stiamo parlando di una vero rave party di stelle.

Castore abita nello stesso ambiente galattico del Sole. Lo spazio comune è all’interno della Bolla Locale, una “cavità” del mezzo interstellare presente nel Braccio di Orione che è uno dei bracci galattici della nostra Via Lattea. Dà il nome anche a un’associazione stellare: l’associazione di Castore, un insieme di 16 stelle accreditate come membri effettivi, stelle che si muovono nella galassia con velocità simile, quasi all’unisono. Le stelle – tra cui incontriamo, oltre a Castore, anche Fomalhaut, Vega, Alderamin e Zubenelgenubi – hanno un’età simile e probabilmente si sono originiate insieme.

L’altra gemella Polluce è un po’ più timida e modesta: è una stella singola, particolarmente vicina a noi, a una distanza di 33,7 anni luce. Non ama gli assembramenti come Castore ma anche lei è parte della Bolla Locale.

Rimanendo con gli occhi puntati sulla costellazione dei Gemelli, con un binocolo si potrà intravedere M35, uno degli ammassi aperti più luminosi, ben visibile anche con un piccolo telescopio a bassi ingrandimenti.

Il pianeta principale di questo mese è Marte. Uscito dall’opposizione nel dicembre scorso, si appresta ad allontanarsi da noi e quindi a diminuire sia di diametro apparente che di luminosità. Tuttavia, sarà ben visibile per tutto il mese di gennaio. Giove, sempre brillante, sarà visibile verso sud sud-ovest per tutta la prima parte della serata. Saturno, invece, con questo mese chiuderà le porte dell’osservabilità. Ancora per poco visibile dopo il tramonto verso sud ovest, potrà essere ancora visibile a inizio mese e poi anticiperà sempre più l’ora del tramonto. Venere sarà sempre più visibile con il passare dei giorni dopo il tramonto in direzione ovest.

Non mancheranno questo mese le congiunzioni tra la Luna e i pianeti visibili.

Il 3 di gennaio la Luna sarà in congiunzione stretta con Marte, entrambi nella costellazione del Toro non lontani dalle Pleiadi. La vicinanza dei due astri sarà apprezzabile per tutta la notte ma saranno in congiunzione alla minima distanza alle 20:39.

Tenetevi liberi per il tramonto del 21, 22 e 23 gennaio. Armatevi dei vostri occhi e anche di un binocolo. Infatti il 21 gennaio, al calar del sole, si potrà ammirare Giove con Saturno e Venere ben vicini tra di loro ma bassi sull’orizzonte, e il passaggio della Stazione spaziale internazionale che dalle 17:37 sorgerà vicino a Venere per poi entrare nel cono d’ombra alle 17:40 circa, sparendo così alla nostra vista. Il 22 sarà visibile una simile situazione, senza la Stazione spaziale, ma con Venere e Saturno ben più vicini, a meno di mezzo grado di distanza apparente. E infine il 23 ci sarà un bell’incontro tra la Luna, Venere e Saturno, ottimo da vedere al binocolo, con la Luna che mostrerà una falce sottilissima. Il consesso di astri sarà visibile alle luci del tramonto verso ovest.

Il 26 gennaio sarà il turno di Giove a essere avvicinato dalla Luna. Osservate il fenomeno a sud ovest dopo alle prime ombre della sera.

L’ultimo giorno del mese, il 31, Marte e la Luna saranno vicini nella costellazione del Toro a partire dalla sera del 30 e si avvicineranno sempre di più fino al loro tramonto verso le 3 del mattino dopo.

Infine, la cometa C/2022 E3 (Ztf) potrà essere visibile comodamente dal 20 gennaio in poi nei pressi dell’Orsa Minore. Le comete sono oggetti celesti imprevedibili, ma potrebbe essere visibile con un binocolo o addirittura ad occhio nudo, sotto cieli bui.

Un sereno 2023 a tutte e tutti, con un invito a riscoprire la bellezza dell’osservazione del cielo stellato per fare in modo che esso diventi parte integrante della nostra esperienza di vita quotidiana.

 

Fonte: Media INAF

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