L'immagine di Messier 74 (o NGC 628), secondo l'elenco degli obiettivi rilasciato dall'STScI, è stata catturata il 17 luglio con una sessione di osservazioni multiple sfruttando lo strumento MIRI (Mid-Infrared Instrument). L'elaborazione è stata poi realizzata da Gabriel Brammer, dell'Università di Copenaghen, che ne ha estratto una versione particolare con note che tendono al violetto dovute alla tipologie di molecole che la costituiscono che emettono solo alcune specifiche lunghezze d'onda mappate in rosso e blu mentre il verde era poco presente.
Bisogna infatti ricordare che l'occhio umano non percepisce gli infrarossi e quindi le immagini del telescopio spaziale James Webb devono essere "tradotte" in colori visibili e apprezzabili dai nostri occhi (pur mantenendo una struttura coerente per esaltare le varie conformazioni). Le nubi che costituiscono questa galassia in particolare sono formate da molecole di grandi dimensioni chiamate idrocarburi policiclici aromatici.
Anche Judy Schmidt ha elaborato l'immagine di Messier 74 con tonalità differenti. In particolare in questo caso la colorazione rossa è data dal filtro F2100W, le parti arancioni sono dovute al filtro F1130W mentre il ciano a quello F770W. Per la luminosità generale invece è stato impiegato il filtro F1000W.
Messier 74 (o NGC 628) è una galassia a spirale con due bracci simmetrici che ne fanno "un riferimento" per questo genere di galassie. L'oggetto celeste si trova a circa 32 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione dei Pesci. Al suo interno potrebbero essere presenti 100 miliardi di stelle. In passato era già stata osservata da altri telescopi come Hubble o Spitzer (visibile nell'immagine in apertura) che ne avevano già evidenziato la struttura. La sua scoperta si deve all'assistente di Charles Messier, Pierre Méchain, nel 1780.