I primi giorni di questo mese sono ottimi per osservare il cielo. A inizio febbraio la Luna non disturberà le osservazioni, soprattutto nella prima parte della notte. Allontanandosi dalle luci cittadine si può andare alla ricerca delle belle costellazioni che questo periodo ci offre: la costellazione di Orione con la grande nebulosa M42, visibile anche a occhio nudo in cieli bui e splendida con un binocolo o un piccolo telescopio. Sempre nella prima parte della notte potremmo ancora farci stregare dalla costellazione del Toro, con le Pleiadi e la nebulosa Granchio, il più studiato e conosciuto resto di supernova vista esplodere nel 1054. Più alte sull’orizzonte si possono ammirare le costellazione dei Gemelli, con l’ammasso M35, dell’Auriga con gli ammassi M36, M37 ed M38 e di Perseo con il Doppio Ammasso. Con il passare delle ore, il Toro e Orione volgeranno verso il tramonto a Ovest mentre ad Est sarà sempre più visibile la costellazione del Leone che attraverserà il meridiano verso l’una del mattino.
C’è una costellazione, trascurata da quasi tutti, che a partire da questo periodo si rende sempre più visibile. È la costellazione dell’Idra: la più grande costellazione del cielo in termini di estensione. Da sola si estende per ben 1303 gradi quadrati coprendo poco più del 3% dell’intera volta celeste. Man mano che passano i giorni esce dall’orizzonte quasi minacciosa, se non fosse che è costituita da stelle poco brillanti praticamente invisibili in cieli cittadini. La sua testa è sotto la costellazione del Cancro, tipica costellazione di febbraio con il suo ammasso M44, visibile anche a occhio nudo. Mentre la sua coda risiede tra le tipiche costellazioni del cielo australe quali il Cratere, la Macchina Pneumatica e il Centauro. Se avete occasione di frequentare cieli bui, provate a cercarla con una buona mappa stellare e a immaginare con molta fantasia il mostro marino che si cela dietro a una manciata di stelle deboli!
In questo periodo Sirio, la stella più luminosa del cielo, a inizio mese solcherà il meridiano sud verso le dieci di sera e con Giove saranno gli astri serali più brillanti del cielo, ovviamente dopo la Luna. Giove infatti, attualmente nella costellazione dell’Ariete, spicca ancora brillante nel cielo, a partire da dopo il tramonto. A inizio del mese transita al meridiano poco prima delle sei di sera e tramonta poco prima dell’una di notte. Sarà quindi ben visibile per tutta la prima parte della notte splendendo di magnitudine –2. Con il passare dei giorni anticiperà gradualmente il suo tramonto che a fine mese avverrà poco dopo le 23. Congiungendo con una linea immaginaria Giove e le Pleiadi è possibile, circa a metà strada, trovare un punto luminoso che non esiste nelle mappe. È Urano! Di magnitudine di poco inferiore alla sesta, sarebbe visibile anche a occhio nudo in cieli bui e con una buona vista, ma è sicuramente visibile con un binocolo e con un telescopio, anche nelle periferie delle città. Venere sarà sempre più immerso nelle luci dell’alba e visibile per poco tempo al mattino a inizio mese, sopra l’orizzonte Sud-Est.
Per San Valentino, il 14 febbraio, la Luna si troverà vicina a Giove. Se siamo alla ricerca di una serata romantica, in questa sera, a soli quattro giorni dalla Luna nuova possiamo cercare di vedere la luce cinerea e quindi la parte in ombra della luna che, rischiarata dal riflesso della terra, è perfettamente visibile nel cielo, completando la sfera della falce lunare. Orione a sinistra e Sirio più in basso completeranno il bel panorama celeste.
Segnaliamo, osservabile solo con un telescopio e sotto cieli bui, il passaggio della cometa 144P / Kushida che attraverserà prospetticamente, nei primi giorni del mese, l’ammasso delle Iadi nella costellazione del Toro. Gli osservatori e astrofotografi più accaniti potranno avvantaggiarsi della mancanza della Luna ma la magnitudine della cometa, poco oltre la nona, renderanno le osservazioni piuttosto difficili anche ai più esperti.
Infine, siamo lieti di annunciare che è attivo il canale Telegram del nostro “Cielo del mese”. Lo trovate su Telegram come Notturno Inaf ed è basato su un bot sviluppato da Luca Benassi. Tramite il canale vi terremo informati su quello che è possibile osservare in cielo. Vi aspettiamo numerosi!
Fonte: Media INAF