La Via Lattea contiene centinaia di miliardi di stelle. Un team internazionale di astronomi ha recentemente reso pubblico un catalogo che contiene oltre tre miliardi di questi oggetti. È la seconda data release della Dark Energy Camera Plane Survey (Decaps), un’indagine osservativa il cui obiettivo è censire le stelle nel piano galattico della Via Lattea, scrutando dal cielo australe alle lunghezze d’onda della luce visibile e del vicino infrarosso.
La realizzazione del catalogo, descritto in un articolo pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal Supplement Series, ha richiesto ben due anni di osservazioni, che hanno prodotto oltre 10 terabyte di dati da 21.400 singole esposizioni. Il numero di oggetti al suo interno è impressionante: circa tre miliardi e trecentoventi milioni di oggetti stellari, il che ne fa probabilmente il più grande catalogo di questo tipo compilato fino ad oggi. Il set completo di dati della Decaps2 è disponibile per l’intera comunità scientifica nell’Astro Data Lab del Noirlab, che fa parte del Community Science and Data Center. È inoltre possibile l’accesso interattivo al catalogo, con la possibilità di zoomare l’immagine, grazie ai software Legacy Survey Viewer, World Wide Telescope e Aladin.
La raccolta di oggetti celesti è stata ottenuta grazie alla Dark Energy Camera (Decam), un imager montato sul telescopio di 4 metri Víctor M. Blanco situato presso l’Osservatorio Interamericano di Cerro Tololo (Ctio), in Cile.
L’Osservatorio di Cerro Tololo si trova a 2.200 metri sul livello del mare, un’altitudine che offre agli astronomi una vista impareggiabile del cielo. Da questa posizione privilegiata, la Decam ha osservato il piano galattico con dettagli senza precedenti. La sua vista a infrarossi ha permesso di guardare oltre l’abbondante polvere cosmica che assorbe la luce stellare, superando le sfide che impone osservare questa regione della nostra galassia.
«Uno dei motivi principali del successo di Decaps2 è che abbiamo puntato una regione con una densità di stelle straordinariamente alta, avendo cura di identificare le fonti che appaiono quasi una sopra l’altra», dice Andrew Saydjari, ricercatore presso l’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics e autore principale dell’articolo. «Questo ci ha permesso di produrre il più grande catalogo di questo tipo mai realizzato da una singola telecamera, in termini di numero di oggetti osservati».
Per ottenere il catalogo i ricercatori hanno utilizzato un innovativo approccio di elaborazione dei dati, che ha permesso loro di misurare più accuratamente il background dietro ogni stella e ripulire il campo. Ciò ha contribuito a mitigare gli effetti delle nebulose e dei campi stellari affollati nelle immagini, assicurando un risultato finale più accurato.
«Dal punto di vista tecnico, la realizzazione di questo catalogo è stata un’impresa», sottolinea Debra Fischer, direttrice della divisione di Scienze astronomiche presso la National Science Foundation. «È come avere una foto di gruppo di oltre tre miliardi di persone in cui ogni singolo individuo è riconoscibile. Gli astronomi si concentreranno su questo dettagliato ritratto delle stelle nella Via Lattea per i decenni a venire»
«Se combinato con le immagini della survey Pan-Starrs1, il catalogo Decaps2 offre una vista panoramica a 360 gradi del disco della Via Lattea, che include anche le stelle molto più deboli», conclude Edward Schlafly, ricercatore presso lo Space Telescope Science Institute e co-autore dell’articolo. «Con questa nuova indagine, possiamo mappare la struttura tridimensionale delle stelle e della polvere della Via Lattea con dettagli senza precedenti».
Fonte: Media INAF